KEESHOND LO SPITZ DELLE CHIATTE OLANDESI – DUTCH BARGE DOG

Il cane Keeshond, nome originale del  Wolfspitz,  caratteristiche altezza 43-55  cm al garrese, e  dai 14 ai 25 kg di peso, riconoscibile dal muso nerastro, con abbondante pelo e folto sottopelo, un opulento collare a forma di criniera, occhi vispi che ricordano la volpe e orecchie piccole di forma triangolare.

Questo cane dal grande impatto visivo, dovuto anche  all’importante criniera, e con lo sguardo penetrante, accentuato dal colore  scuro dei peli nella zona del muso e degli occhi, è dotato di grande bellezza.

Una bellezza e una imponenza che fa  presupporre grande impegno nella cura  del manto. Niente di tutto questo!

Infatti paradossalmente richiede poche cure per il manto, poichè per la toilette basta l’uso del pettine una volta alla settimana soltanto.

Il ricambio del pelo frequente  garantiscelo che il pelo si conservi pulito a lungo. Si potrebbe dire che  si “autopulisce” (come fanno alcuni elettrodomestici, e certo il riferimento non è il più indicato, ma lo trovo esaustivo).  Inoltre il pelo non si disperde facilmente in casa perchè rimane attaccato al corpo dell’animale finchè non viene spazzolato via o necessariamente pettinato.

Dimostrazione questa del detto che

“L’apparenza inganna”

talvolta.

Vorrei aggiungere una nota storica che riguarda questo bellissimo esemplare di Spitz tedesco: si tratta infatti del suo coinvolgimento suo malgrado, nelle vicende che riguardano la Rivolta contro la casa d’Orange, vicende che rientrano nel lungo percorso dei Paesi Bassi verso l’indipendenza rispetto ai domini asburgici.

Il nome  gli deriva da William Van Gijselaaer, chiamato dai suoi seguaci col diminutivo di Kees, che guidò i rivoltosi olandesi contro la casa d’Orange, nel diciassettesimo secolo. Egli possedeva un cane Spitz grigio, che non lo abbandonava mai, nemmeno durante i combattimenti. Il cane Spitz di Kees, appunto il diminutivo di  Van Gijselaaer., divenne il simbolo dei rivoltosi, in contrapposizione con il Carlino, che era il cane della casa d’Orange.

Quando si giunse purtroppo alla sconfitta dei rivoltosi (ma con una definitiva liberazione avvenuta più tardi)  molti proprietari di Wolfspitz, ovvero del Keeshond, fecero sopprimere i loro cani per timore di rappresaglie. Invece il cane potè diffondersi   sulle chiatte olandesi, fatto a cui si deve il nome Dutch Barge Dog. Fu solo in seguito, dopo un centinaio di anni, che il Wolfspitz riprese a diffondersi in queste zone dl Nord Europa.

Forza, agilità, intelligenza, longevità, attaccamento al padrone, diffidenza verso gli estranei, ne fanno un cane di grande compagnia, e sarebbe un bene la diffusione della conoscenza dell’esistenza di cani così speciali per la compagnia delle persone.

keeshond